PAPERINIK E LA MINACCIA AL RIFUGIO
TOP. 2404, 23 dicembre 2001
Savini, Cavazzano
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Paperone, preoccupato per l'imminente scarcerazione della Banda Bassotti,
decide di trasferire i suoi averi in un nuovo deposito segreto che intende costruire sotto la casa di Paperino. |
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| Questo, preoccupato per la sorte del suo rifugio segreto, indossati i panni di Paperinik, si reca dal ricco zio per convincerlo a desistere dall'idea offrendosi lui stesso come sorvegliante del deposito. |
Liquidato dallo zio, per niente disposto a rinunciare al nuovo progetto, Paperinik è costretto a trasferire tutti i suoi marchingegni segreti nei sotterranei di Villa Rosa suo storico luogo d'origine. |
Recatosi prima da Archimede, Paperinik si procura un miniaturizzatore protonico con integrato un raggio trasportatore in modo da miniaturizzare e quindi trasportare velocemente e senza difficoltà tutti i suoi
marchingegni a Villa Rosa. |
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| Finito di trasferire il tutto nei sotterranei della villa, Paperinik decide comunque di giocare un tiro birbone al ricco parente, e travestitosi da Paperone passa la notizia della costruzione del nuovo deposito ai giornali. |
Nonostante il trucco il giorno dopo Paperone inizia i lavori, ma il peggio è che questo deposito è in realtà solo uno specchio per le allodole in quanto il riccastro ha anche lui intenzione di nascondere parte dei suoi averi nei sotterranei di Villa Rosa. |
Paperinik disperato ritorna nella villa e comincia nuovamente il lavoro di trasferimento di tutti i suoi attrezzi. Nel frattempo i Bassotti, dopo aver letto la notizia del nuovo deposito, si appostano vicino alla casa di Paperino, convinti che Paperone trasferirà comunque i soldi in questo nuovo nascondiglio. |
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| Infatti poco dopo ecco arrivare un camion pieno di sacchi di denaro, che la banda ruba prontamente decidendo anche loro di nascondere la refurtiva in un luogo sicuro e fuori mano... i ruderi di Villa Rosa! |
Lungo la strada i Bassotti incrociano Paperinik di ritorno dal trasloco, che accortosi della situazione si lancia all'inseguimento del camion facendolo sbandare e finire fuori strada in una piscina privata. |
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| I Bassotti finiti a bagnomaria insieme al denaro vengono immobilizzati e catturati con due pastiglie di cemento a presa ultrarapida. |
Il giorno dopo appena finito di risistemare tutti i suoi marchingegni nel rifugio sotterraneo, il nostro eroe riceve la visita del ricco zio che felice dello sventato furto chiede a Paperino di ringraziare Paperinik per il tempestivo intervento, dopodichè consegnati al nipote picchetto e martello lo obbliga a liberare il denaro
incementato dal suo amico mascherato. |
COMMENTO
La storia, anche se non si può certo definire tra le più entusiasmanti del papero mascherato, ha il pregio di riproporre ai lettori i ruderi della misteriosa villa di Fantomius.
Villa Rosa, anche se in maniera approssimativa, viene giustamente disegnata dal bravo Cavazzano in maniera da ricordare l'originale realizzata nel 1969 da Carpi.
Purtroppo i sotterranei non hanno invece nulla a che vedere con quelli decisamente più credibili (statue e mostri a parte) disegnati (sempre da Carpi) nella storia PAPERINIK E IL RITORNO A VILLA ROSA, ma vengono riprodotti troppo sullo stile di
ampie segrete da castello medievale, un'immagine decisamente poco indovinata per una vecchia villa californiana o calisotiana che dir si voglia.
Un'indiretto riferimento alla storia PAPERINIK E IL RITORNO A VILLA ROSA c'è anche nella vignetta dove Paperone sostiene che Villa Rosa è una sua proprietà; infatti anche se alla fine della sopra citata avventura Paperinik costringe Paperone a firmare un atto che attribuisce al papero mascherato la tutela dei ruderi, è logico supporre che nessun documento a favore di un
individuo dalle generalità misteriose può essere considerato valido, di conseguenza è presumibile che la villa sia rimasta di proprietà di Paperone. |
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