LE STRABILIANTI IMPRESE DI FANTOMIUS -LADRO GENTILUOMO-
GLI ANELLI DI CAGLIOSTRO
TOP. 3108, 23 Giugno 2015
Gervasio


Dintorni di Vienna nel 1914 Fantomius e Jen Yu alias Lady Senape si apprestano a fuggire dal castello del Duca Von Ducon dopo aver sottratto gli anelli di Cagliostro che nascondono l’indicazione per trovare un prezioso tesoro. Proprio nel momento della fuga Jen Yu decide di tradire il suo complice scappando da sola con gli anelli che in ogni caso erano dei falsi.
La scena si sposta sempre a Vienna ma nel 1922 presso la villa del Barone Von Bon sede di un congresso di tesaurologia dove il professor Quackson terrà una conferenza su un misterioso tesoro appartenuto al Conte di Cagliostro. Lord Quackett e Dolly Duck sono tra gli ospiti del convegno, ma ecco all’improvviso anche comparire la ladra ex complice di Fantomius Jen Yu che finge di essere la Contessa di Cagliostro erede del famoso alchimista.
Durante la conferenza vengono presentati i sette anelli d’oro in cui il Conte di Cagliostro aveva inciso un crittogramma che avrebbe indicato il nascondiglio di un tesoro, ma questi vengono abilmente sottratti da Jen Yu che però insieme al suo imbranato complice non riesce a decifrare le indicazioni impresse dentro ogni anello.
Con un abile stratagemma Fantomius e Dolly Paprika riesco a sottrarre gli anelli a Jen Yu riuscendo a decifrare il messaggio che indica come gli anelli definitivi in cui si trova l’indicazione per il tesoro sono nel Maniero di Cagliostro inteso come il maniero che si trova nella cittadina di Cagliostro e non di proprietà del famoso alchimista. Tale maniero è quello del Duca Von Ducon in cui anni prima Fantomius e Lady Senape rubarono i falsi anelli.
Jen Yu con il suo complice sono i primi a giungere al castello insieme al professore Quackson che era già riuscito a decifrare il messaggio degli anelli considerandolo però un falso indizio in quanto il Conte di Cagliostro non possedeva nessun castello.
Nel maniero il gruppo scopre quindi i veri anelli d’oro che erano utilizzati come semplici anelli per i tendaggi del salone.
Gli anelli riportano la dicitura latina SURSUM CORDA che significa in alto i cuori. Il Duca Von Ducon si ricorda quindi che sulla torre destra del castello ci sono effettivamente incisi su un merlo due cuori spezzati, e che quindi il tesoro deve essere nascosto lì.
In quel momento il complice di Jen Yu estrae la pistola e confessa di essere in realtà al soldo del Barone Von Bon il quale ha sempre saputo del piano di Lady Senape e che la Contessa di Cagliostro non è mai esistita.
Dopo aver legato Jen Yu e Duca Von Ducon i due malviventi raggiungono la torre destra del castello scoprendo però che il tesoro è già stato sottratto da Fantomius. Nel frattempo Lord Quackett che fin dopo il furto degli anelli a Vienna aveva assunto la sembianze del professore Quackson libera Jen Yu e Duca Von Ducon mostrandogli il sacchetto con le monete d’oro del Conte di Cagliostro.
Jen Yu da prima cerca nuovamente di sedurre Fantomius proponendogli di tornare insieme, poi indignata dall’ennesimo rifiuto strappa di mano il sacchetto con le monete al ladro gentiluomo e si dilegua ben sapendo che Lord Quackett, in quanto gentiluomo, non avrà mai il coraggio di fermarla. Per fortuna il ladro paperopolese intuendo le mosse della sua vecchia compagna ha mostrato un falso sacchetto e così può tranquillamente dividere il vero tesoro con il Duca Von Ducon affinchè restauri il castello.
In un luogo segreto Jen Yu alias Lady Senape porta soddisfatta il bottino al suo vero mandante che altri non è che il temibile capo della setta i Guardiani di Venezia. Con loro profondo disappunto scoprono che dentro il sacchetto ci sono in realtà solo dei bottoni e che l’abile Fantomius si è ancora una volta preso gioco di loro. Infuriato il Guardiano Supremo si toglie la maschera e dichiara il suo intento di vendetta quant’è vero che si chiama Pitagorico!!

COMMENTO

Questa tredicesima puntata della saga dedicata al ladro gentiluomo ci offre interessanti riferimenti alla vita di Lord Quackett alias Fantomius prima che questi incontrasse la sua attuale complice Dolly Paprika.
Ottime le sequenze narrative di questa articolata caccia al tesoro del Conte di Cagliostro, che come trama generale si rifà ad una puntata delle avventure di Arsène Lupin,, sempre ben realizzate da Marco Gervasio.
Interessante per ogni cultore delle storie di Paperinik la frase latina SURSUM CORDA utilizzata da Guido Martina nella storia PAPERINIK E LA SCUOLA DEL KRIMEN e dal trio Mainardi, Perini e Migheli con la storia PICO E IL RITORNO ALLA SCUOLA DEL CRIMEN. Particolarmente inquietante il finale con il misterioso e pericoloso personaggio del Guardiano Supremo della setta i Guardiani di Venezia che sembra essere in realtà l’amico complice di Fantomius…doppia identità?!...oppure un suo parente?!


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