PAPERINIK ALLA RISCOSSA
TOP. 743-744, 22 febraio-1 marzo 1970
Martina, Scarpa, Cavazzano


Archimede Pitagorico ha provveduto all'installazione di nuovi trucchi sull'auto di Paperino, ed ha anche terminato la costruzione del rifugio sotterraneo sotto la casa.

Paperino a questo punto svela la sua identità segreta all'inventore che per non rischiare di tradire il segreto ingerisce le caramelle Car- Can che cancellano i ricordi.

Dopo aver furbamente evitato l'ennesimo indegno lavoro propostogli dallo Zio Paperone, Paperino si reca presso i ruderi di Villa Rosa, per cercare nei sotterranei eventuali aggeggi utili per le sue scorribande. Arrivato alla villa una agghiacciante visione lo sconvolge, i fantasmi di Fantomius e Dolly Paprika si aggirano nei ruderi.

La sorpresa è ancora peggiore quando scopre che in realtà si tratta di Gastone e Paperina che stanno provando i costumi per un ballo in maschera; indignato per non essere stato invitato e sentendosi ridicolizzato, Paperino litiga con la neo formata coppia e furibondo giura di vendicarsi.

La sera stessa passa quindi all'azione, da prima con una buona dose di Car-Can fa dimenticare al cugino gli impegni presi con Paperina, poi (fingendo, per non insospettire i nipotini, di andare a letto) indossa il costume di Fantomius e si reca al ballo spacciandosi per Gastone.

Paperina ignara balla con lui tutta la notte, dopodichè gran finale Paperino/Fantomius prima di allontanarsi soffia l'incasso della serata dall'ufficio di Paperone e dopo aver nascosto il bottino nei ruderi di Villa Rosa ritorna a casa. Anche questa volta, non sapendo chi ringraziare per lo scherzetto, Paperone con tutto il parentame si reca a casa sia di Paperino che di Gastone per metterli a confronto.

Nonostante la sua fortuna l'antipatico cugino, che indossa ancora il costume di Fantomius, questa volta sembra avere la peggio, ma Paperino colto da rimorso convince tutti che il raffinato Gastone non ha ne lo stile ne il coraggio per portare a termine una così brillante impresa, e che quindi il vero ladro non può essere altri che il fantasma del vero Fantomius, di conseguenza il bottino non può che trovarsi presso i ruderi di Villa Rosa.

Offrendosi "coraggiosamente" di trattare la restituzione dei soldi direttamente con lo spirito di Fantomius, Paperino si reca con nipoti, zio e riconquistata fidanzata, presso i ruderi della villa, e con un'abile messa in scena finge di recuperare l'incasso tra la gioia di Paperone e l'ammirazione di Paperina e nipoti.


COMMENTO

Se la prima avventura è la più inquietante questa seconda è certamente la più "fantomatica"; sceneggiata sempre da Guido Martina, viene impeccabilmente disegnata da Romano Scarpa e Giorgio Cavazzano.

La storia ha uno svolgimento intrigante e ricco di colpi di scena, che coinvolgono pienamente il lettore nelle avvincenti sequenze di operazioni notturne, culminanti nel furto dell'incasso della festa in maschera che vede lo zione coivolto in un memorabile quanto inconcludente inseguimento.

Una curiosità sta nel fatto che Archimede sembra conoscere di fama il personaggio di Paperinik, e si stupisce quando Paperino gli confessa di essere lui, eppure nella prima storia come in questa il nome Paperinik non viene rivelato ai vari personaggi delle vicende, gli stessi poliziotti della prima storia si riferiscono al misterioso ladro come un essere dotato di ali da pipistrello. sembra quasi che Paperinik abbia compiuto altre missioni, che non ci è dato conoscere, tra la prima e la seconda avventura pubblicata.
Altra peculiarità di questa storia sta nel fatto che in realtà il Paperinik della prima avventura non compare in quanto sia Gastone che lo stesso Paperino vestono i panni di Fantomius


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